La mise en place |
rdabili, è già più complesso.
Ecco perché vale la pena di segnalare il Triennale DesignCafé & Restaurant. Il locale non è certo una novità - i più attenti se lo ricorderanno dai tempi della "firma" Carlo Cracco - però è un luogo che meriterebbe maggiore attenzione e comunicazione, e per svariati motivi. Partiamo da quello che forse per molti è giustamente lo snodo centrale: il cibo. Nella bella cucina a vista del TDesignCafé & Restaurant lavora da qualche tempo una brigata di quattro giovani chef, coordinata da Daniele Scanziani e con la supervisione dell'executive Michelangelo Citino, ex secondo di Filippo Gozzoli in quello che era The Park - ora Vun e con la regia di Andrea Aprea- dell'Hotel Park Hyatt, vale a dire nel cuore della città e con una clientela che definire 'internazionale' è riduttivo.
E già questo è un biglietto da visita interessante. Poi ci pensa il menu a stuzzicare occhi e palato: tra gli antipasti, incuriosiscono la Composta di sardine con punte di asparagi verdi e salsa al lampone, e la Crudité di gambero rosso, panna acida e granita al mojito; tra i primi, difficile scegliere tra un piatto di Tagliolini alla Vecchia Milano, un Risotto
Risotto all'ortica e mela verde |
Fin qui, parla la carta. Le cui 'promesse' di offrire concerti di sapori particolari e intriganti vengono poi rispettate nei piatti, e anche nel modo - attento senza essere invadente - con cui vengono serviti. Se a questo si aggiunge l'aria che si respira in quel luogo - sede di cultura, movimento, libri, arte, stimoli, mostre ecc. - e la vista sul Parco Sempione, il quadro è completo.
Cheesecake, pomodoro e gelato al basilico |
Manzo, agretti, uova di trota |
Il TDesignCafé & Restaurant è aperto a pranzo, dal martedì alla domenica, giorno in cui la tavola viene imbandita per il brunch. E - come il nome suggerisce - ci si può sedere anche solo per un caffè o un tè.
Un'ultima annotazione di servizio: i servizi, appunto. Situati al piano terra della Triennale, per chi non li avesse frequentati da diverso tempo come chi scrive riservano un'ulteriore, gradevole sorpresa: sono stati infatti rinnovati e in modo più che degno del luogo in cui si trovano.
Fiorenza Auriemma
La cucina a vista |
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