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venerdì 19 febbraio 2010

Giochi di cioccolato

Non è vero che crescendo si debba per forza diventare seri. O, almeno, si può essere seri mantenendo la voglia di giocare. L'ho verificato una volta di più la scorsa settimana a Bruges, nelle Fiandre (in Belgio) dove ho conosciuto Dominique Persoone, mago del cioccolato, simpatico, estroverso, vitale e geniale, al quale è toccato l'onore di chiudere in maniera spettacolare la giornata di lavori della seconda edizione del congresso di e per chef The Flemish Primitives.
E, soprattutto, durante gli incontri conviviali e nel laboratorio annesso al negozio di Dominique, The Chocolate Line, ho assaggiato le sue creazioni golose, irriverenti, fantasiose e suadenti, come la "perla con ostrica" nella foto in alto. Parlare e ridere con lui, sentirlo raccontare come dal caso, dall'intuizione e dalla voglia di sperimentare e, appunto, di giocare, nascano piccoli tesori di dolcezza ricchi di personalità e inventiva (quali i mini lingotti fondenti con un ripieno di marmellata di frutti rossi, da mordere a occhi chiusi; la semisfera con una ganache al cabernet, vera sorpresa per le papille gustative; il semiserio ma gettonatissimo kit per "sniffare" il cacao; il rossetto di puro cioccolato per dare baci golosi e/o leccarsi le labbra...) è stato un momento di svago e di piacere. Come lo è stato passare un'ora nel suo negozio ad ammirare e adorare i 60 e oltre diversi tipi di cioccolatini che ogni giorno lui e i suoi assistenti sfornano (e vendono), e il via vai incessante di fan e compratori. Da noi, il cioccolato o incute timore o è sinonimo di peccato di gola. Con e da Dominique invece ho imparato come sia semplicemente una straordinaria e versatile materia prima, con la quale si può (e si dovrebbe) convivere in assoluta serenità. Fiorenza

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