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mercoledì 12 giugno 2013

Al Michelangelo Restaurant di Milano Linate, l'alta cucina spicca il volo

Tavolo con vista sulle piste
È il sogno di molti bambini, e probabilmente anche di altrettanti adulti: mangiare guardando gli aerei che decollano e atterrano. Ebbene, a Milano basta andare al Michelangelo Restaurant, all'aeroporto Forlanini di Linate, e il sogno si avvera. Tanto più che anche la carta merita una visita. Perché da qualche settimana qui si è insediato un piccolo ma preparato team di cucina e sala che - sotto la supervisione dell'Executive Chef Michelangelo Citino - offre a pranzo e a cena piatti degni di essere degustati. Il tutto, appunto, in un ambiente gradevole, arredato con cura e in modo personale ed elegante, senza però gli eccessi né il gelo che a volte caratterizza il design dei ristoranti moderni. I tavoli inoltre sono sufficientemente distanziati l'uno dal''altro per permettere di conversare senza disturbare o essere disturbati. E una parete ospita una mostra di quadri che cambia periodicamente. Insomma, avete presente l'atmosfera pesante, rumorosa e spesso stancante di molti locali che corredano aeroporti e/o stazioni? Ecco, esattamente l'opposto.
Spaghetti al limone, scampi e taccole
Ovviamente, il Michelangelo Restaurant - che si trova sopra l'area partenze ed è raggiungibile sia via scala sia via ascensore - è stato pensato in primo luogo per i viaggiatori: per chi arriva in aeroporto con largo anticipo rispetto al decollo, per chi si trova a dover far fronte a un ritardo del proprio volo, e per chi semplicemente vuole partire con lo stomaco piacevolmente. Ecco perché anche gli orari del servizio sono adeguatamente strutturati per andare incontro alle esigenze dei 'volanti': i quali qui possono pranzare dal lunedì al sabato dalle 11.45 alle 13, e/o cenare dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 21.30. Per ora, il ristorante è chiuso il sabato sera e l'intera domenica, e la cena si conclude appunto a un orario piuttosto precoce. Ma non sarà così per molto. Perché l'intento dei gestori - MyChef Emotion - è farne un luogo frequentato anche dai milanesi 'stanziali', i quali possono facilmente raggiungere questo gioiellino gastronomico appartato sia usando i mezzi pubblici sia con la propria vettura. Nel secondo caso, il parcheggio è a spese del locale, per una sosta complessiva di 4 ore.
Carré di agnello con patate e cipolla 
Spugna al pistacchio con fragole
Veniamo ora alla carta: la cucina ha come regista un giovane chef, Andrea Iudica, che a 28 anni ha già alle spalle esperienze di spessore, compresa quella al The Park, il ristorante del Park Hyatt di Milano. Ed è proprio lì che Iudica ha lavorato con Michelangelo Citino, il secondo di Filippo Gozzoli quando lo chef era appunto responsabile del The Park. Con la supervisione di Citino, il Michelangelo Restaurant offre piatti curati - sia nella presentazione, sia nella sostanza - a prezzi equi e con un'attenzione ad alcuni must della tradizione, visto che la clientela è in parte internazionale. Qualche esempio (tenendo presente che la carta cambia stagionalmente): tra gli antipasti, da provare l'Uovo croccante cotto a bassa temperatura, con asparagi bianchi, uova di trota e rafano, oppure il Crudo e Crudo, ovvero prosciutto crudo accompagnato da verdure crude; tra i primi, notevoli i Ravioli agli asparagi, cacio, pepe e liquirizia, così come gli Spaghetti al limone, scampi e taccole; come secondo, meritano una segnalazione il Carré si agnello con patate novelle, cipolla e menta, e l'ottimo Salmerino in saor con cipolla rossa di Tropea; per finire, chi si vuole tenersi leggero può gustare senza sensi di colpa la Spugna al pistacchio con gaspacho di fragole e basilico, mentre i più golosi non si lascino scappare il Cannellone al cioccolato bianco, amarene e pepe nero. Il costo dei piatti è mediamente tra 10/18 euro per gli antipasti, 9/18 per i primi, 15/28 per i secondi e 7/8 euro per i dolci. Chi lo desidera, può scegliere tra due menu degustazione - rispettivamente a 39 e 59 euro - mentre chi non ha molto tempo, a pranzo può ordinare il piatto unico (a 16 euro, cambia ogni settimana) oppure il Nostro Hamburgher, ovvero 180 g di manzo, uovo, speck e iceberg, con contorno di misticanza, per 19 euro. Gustando il tutto seduto a uno dei tavoloni conviviali all'ingresso del locale. Pensati apposta per chi - pur avendo fretta - non si accontenta appunto del 'solito panino'.



Fiorenza Auriemma

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