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lunedì 15 luglio 2013

Blend 4: un bel mix di vino, cucina e cultura

Non sapete dove sia Azzate? Tranquilli: siete in buona, anzi ottima compagnia. Questo paese a pochi chilometri da Varese non è certo quel che si suol dire un luogo trendy né modaiolo. Nonostante ciò - o forse proprio per questo - è interessante e stimolante che Blend 4 sia nato proprio qui. Perché non è vero che tutto debba sempre e per forza succedere nelle grandi città. Per Luca Martini, Milena Maesani, Ivano Antonini e Luigina Gazzola (da qui il nome del locale: Blend 4) la scelta di far uscire il proprio sogno dal cassetto ad Azzate, in via Piave 118, tel.   0332 457632, non cambia - anzi, caso mai rende ancora più intrigante - il senso del progetto: dar vita in un luogo, lontano dai circuiti più gettonati, a un 'eno-kalo-ristorante'. La definizione è degli stessi proprietari: leggi, 'un luogo dove il bello e il buono s'innamorano l'uno dell'altro'. Anche questo claim è farina del loro sacco. Come lo è ovviamente l'idea. Per i non addetti ai lavori, è bene precisare che Luca Martini è il Miglior Sommelier del Mondo WSA 2013, nonché gettonatissimo consulente per importanti etichette; che Ivano Antonini- detto 'Enocentrico' - è stato eletto qualche anno fa Miglior Sommelier della Lombardia e ha lavorato tra l'altro al Sole di Ranco; che Milena Maesani - art director del locale, nel quale ha trascorso gli ultimi otto mesi per recuperare, sistemare, decorare, sovrintendere (vedi alcune foto) - ha lavorato al recupero della Galleria Vittorio Emanuele di Milano; che Luigina Cazzola - cui è affidata la direzione della sala e il management aziendale - ha collezionato esperienze in wine bar, ristoranti stellati, banchettistica. E che - last but not least - Luca e Milena sono una coppia, e lo stesso vale per Ivano e Luigina.
Da sinistra: Luca, Ivano, Luigina e Milena
La grotta di affinamento
La sera dell'inaugurazione, il 13 luglio 2013
Insomma, quattro persone e personalità di spicco che hanno deciso di investire denaro, tempo e professionalità per dar vita a un nuovo concetto di locale, dove si beve e si mangia, of course, però si parla anche di arte, si ascolta musica, si fa 'cultura'. "Al Blend 4 l'imperativo è ricercare l'arte del gusto, l'arte nel gusto. per questo, la nostra cantina avrà sempre sorprese per tutti", annuncia Luca. Una bella sorpresa c'è già: proprio dietro la sala-enoteca dove troneggia un grande, lungo tavolo per le degustazioni, l'occhio è attirato da una piccola grotta a vista. "Esisteva già nel precedente locale (che per la cronaca si chiamava Trattoria del Montallegro, cui è succeduto poi un bar n.d.r.), noi l'abbiamo risanata e rifatto il pavimento", racconta Milena. Ed è qui, in questa magica alcova dove vengono affinati i salumi toscani, tra i punti di forza gastronomici di Blend 4. Che ha scelto la cucina della regione di provenienza di Luca (aretino di nascita) come faro culinario. Affidando a un giovanissimo ma già collaudato chef - Alessio Cascino, 21 anni, nel carnet l'Hotel Bulgari di Milano, l'Atelier Etoile de Joel Robuchon a Parigi e il Ristorante Maffei a Verona - il compito di guidare una brigata di otto persone: "Lavorare al fianco di due mostri sacri della sommelerie? È un grande stimolo. Quando mi hanno chiamato, non ci ho pensato due volte", dice Alessio. Il quale sa bene che il suo compito non sarà facile: coniugare prodotti e piatti tradizionalissimi e toscani (Pappa al pomodoro, Panzanella, Trippa sul panino, Bistecca Fiorentina ecc.) alla creatività e alla voglia di andare oltre (Ricciola agli agrumi, sedano candito e pesche su ricordi di Pantelleria, Spaghetti in crema di pomodori infusi, Caprino e zeste di limone ecc). Questo un esempio di ciò che è in carta, tanto per cominciare. Perché il locale, inaugurato il 13 luglio e aperto al pubblico il giorno dopo, nelle intenzioni dei quattro fondatori vuole essere in continua evoluzione. Per cui, non saranno solo offerta enologica e gastronomica a crescere, bensì anche le occasioni culturali, musicali e artistiche. Per ora, si apre al mattino alle 11 con il panino col lampredotto (scordatevi cappuccio e cornetto, qui). E poi si prosegue a pranzo (dove si può mangiare con 20 euro), aperitivo e cena (prezzo medio, 40-45 euro). Il tutto, sette giorni su sette. Che dire? Un bell'impegno. E un bel progetto. Frutto del blend di quattro professionalità, e di altrettanti cuori, spiriti, energie ed entusiasmi.
Ps: in attesa che parta il sito, trovate info e foto qui.
Fiorenza Auriemma

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