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giovedì 8 aprile 2010

Il crepuscolo dell'Ora Felice

I segnali sono ancora esili, sporadici e fragili, però ci sono. Forse tra qualche tempo potremo archiviare l'epoca del cosiddetto Happy Hour, ovvero quel rito un po' tribale e caciarone che negli ultimi anni ha preso il sopravvento sul più nostrano e modesto (inteso però nel senso positivo del termine) aperitivo. A Milano - città sempre "avanti" anche quando si tratta di fatto di andare indietro - cominciano a prendere piede alcuni locali dove questo conviviale momento che segna il passaggio tra la giornata di lavoro e la serata sta mutando. Chi li frequenta, è perché non vuole vedere e farsi vedere, né avere vista e stomaco invaso da tocchetti di pizza fredda, ciotole di insalata di pasta scotta, sedicenti bocconcini non meglio identificabili ecc., che per mandali giù ci vogliono pinte di cocktail dai colori e dai nomi strambi; bensì più semplicemente perché ha piacere di mangiare un piatto con un paio di fette di salume e/o qualche assaggio di buon formaggio, con un calice di vino o una birra, condividendo un tavolo con uno o più amici; con i quali addirittura poter fare conversazione senza la sleale concorrenza di un diluvio di musica sparata a tutto volume. Ovvio che siamo ancora agli inizi, però personalmente ne conosco già due di posti simili, e li consiglio caldamente a chi è del giro del capoluogo lombardo e vuole prendersi un aperitivo normale, in santa pace e senza spendere un patrimonio: CacioDivino, in via Santa Croce 4 (zona piazza Vetra, quindi cuore di una delle varie "movide" meneghine), vero ricettacolo di formaggi rari e di qualità, e SmartLunch, in via De Amicis 33 (non molto lontano dal primo) con un'ottima selezione di salumi nostrani. In più, udite udite, in entrambi volendo si può poi restare a cena; anche perché l'aperitivo ha le dimensioni consone al nome che porta, e non intende fare le veci - per altro in modo spesso più appesantente che appetitoso - di un pasto vero e proprio. E, altra chicca: ci si può anche andare da soli, e addirittura se si è donna. Senza per questo avere la sensazione che potrebbe provare un extraterrestre, il quale trovandosi per puro caso a sbarcare sul pianeta Terra, proprio a Milano e disgraziatamente sulla soglia di un tempio dell'Happy Hour quando scatta l'ora X, osasse entrare nel locale magari per ordinare, che so, un Crodino con due patatine e qualche oliva: pover'alieno, si sentirebbe guardato proprio come un marziano. Fiorenza

3 commenti:

  1. decisamente meglio una paio di fette di formaggio rispetto a quelle striscioline di frittata pallida che si vedono in giro. Begli indirizzi Fiorenza, appena torno a Milano ci vado!

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  2. Bene, Pina. Ti aspetto (anzi, ti aspettiamo... tu sia chi è il "terzo incomodo"). F.

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